Su queste vie transitavano gli eserciti romani, poi quelli che scesero dal nord, chiamati “barbari”, assieme alle loro famiglie, alla ricerca del sole, di una nuova vita, di nuovi orizzonti. Vie calpestate da dèi, santi e missionari, attraversate da artigiani e, soprattutto, da commercianti. Quest’ultimi portavano le loro merci dal nord al sud, dal sud al nord, dall’oriente all’occidente, collegando il misterioso ed esotico mondo delle Indie con le terre dove il sole tramonta. E, dopo la scoperta dell’America, dall’occidente all’Europa, attraversando il grande oceano, considerato un tempo il confine estremo della vita.
Le Alpi, da qualsiasi parte le si osservi, sono una cerniera con cui fare i conti. Il territorio altoatesino, al limitar meridionale dello spartiacque della catena montuosa alpina che qui, nella sua parte centrale, trova diversi e assai frequentati valichi, è sempre stato terra di transito di uomini, di merci e di fedi. Agli inizi del XVII secolo si calcola che per il passo del Brennero siano transitate oltre 12mila tonnellate di merci. Tra queste merci, assai diversificate – si va dalla preziosa ambra alla lana, dai minerali ferrosi agli arazzi, ai cereali, al pesce, all’olio d’oliva, al vino, ecc. – spicca il sale, l’oro bianco. Prima il prezioso oro bianco arrivava in terra altoatesina risalendo le acque del lago di Garda e poi da quelle del fiume Adige.
Raccontare la storia del sale vuol dire raccontare l’Alto Adige e i paesi limitrofi e questa terra diventa quindi un simbolo che permette di riallacciare i legami talvolta interrotti tra gli esseri umani e la natura intesa in senso generale. Camminando, muovendo da sentieri, strade antiche e transitando da luoghi, si giunge a sondare le geografie della storia e delle leggende, dell’interiorità e dell’identità.
data di pubblicazione: 01.06.2012
EAN: 978-88-96737-62-0
pagine: 200
copertina rigida
lingua: Italiano
formato: 210 x 270 mm
peso: 1000 g
edizione:1
prezzo: 29,00 Euro
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